Le collettorie del Veneto
Moderatore: Alex
Re: Collettorie del Veneto
Aggiungo qualche altro elemento a questa bella rassegna.
Da Villanova Marchesana (RO) a Bottrighe (RO) 28/12/1875, annullo di Crespino e lineare corsivo verde di Bottrighe.
Ottagonale di Baricetta (RO) 14/2/1902
Ottagonale di Sant'Apollinare con Selva (RO) 26/4/1895
Ottagonale di S. Massimo all'Adige (VR) 29/9/1884
Stefano
Da Villanova Marchesana (RO) a Bottrighe (RO) 28/12/1875, annullo di Crespino e lineare corsivo verde di Bottrighe.
Ottagonale di Baricetta (RO) 14/2/1902
Ottagonale di Sant'Apollinare con Selva (RO) 26/4/1895
Ottagonale di S. Massimo all'Adige (VR) 29/9/1884
Stefano
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- mestrestamps
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Re: Collettorie del Veneto
Complimenti StefanoR
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- allvenetoall
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Re: Collettorie del Veneto
Può succedere a volte e se hai tanta fortuna di trovare (come per le R.n___ umbertine) 90 anni dopo l'annullo lineare di collettoria (riesumato? restaurato? rifatto nuovo?) per timbrare la striscietta della raccomandata.
Francesco
Francesco
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Re: Collettorie del Veneto
sono curiosità, non rarità... ho trovato uffici che usano tutt'oggi il DOPO LA PARTENZA granducale o degli anni '60 dell'800 !!!
Colleziono e ricerco SEMPRE materiale storico-postale, dalle origini al 1945, di SIENA e provincia (soprattutto di SAN QUIRICO d'Orcia) per i miei studi...
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- allvenetoall
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Re: Collettorie del Veneto
Si è vero sono curiosità, testimoniano anche il fatto che nei piccoli uffici non buttavano via niente...però devo dirti che un corsivo di collettoria veneta usato così è la prima volta che lo vedo...probabilmente come dicono dalle mie parte "ho ancora tanti panini da mangiare"
Francesco
Francesco
Re: Collettorie del Veneto
Questo ho trovato:
CEREGNANO - RO -
http://img683.imageshack.us/img683/3537/8331g.jpg
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Maurizio
"Sicché dunque, disse Pinocchio sempre più sbalordito, se io sotterrassi in quel campo i miei cinque zecchini, la mattina dopo quanti zecchini ci troverei?"
"È un conto facilissimo, rispose la Volpe, un conto che puoi farlo sulla punta delle dita. Poni che ogni zecchino ti faccia un grappolo di cinquecento zecchini: moltiplica il cinquecento per cinque e la mattina dopo ti trovi in tasca duemila cinquecento zecchini lampanti e sonanti."
"Oh che bella cosa!" gridò Pinocchio, ballando dall'allegrezza.
"Sicché dunque, disse Pinocchio sempre più sbalordito, se io sotterrassi in quel campo i miei cinque zecchini, la mattina dopo quanti zecchini ci troverei?"
"È un conto facilissimo, rispose la Volpe, un conto che puoi farlo sulla punta delle dita. Poni che ogni zecchino ti faccia un grappolo di cinquecento zecchini: moltiplica il cinquecento per cinque e la mattina dopo ti trovi in tasca duemila cinquecento zecchini lampanti e sonanti."
"Oh che bella cosa!" gridò Pinocchio, ballando dall'allegrezza.
- sanseverina
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sono collettorie?
AGUGLIARO
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- mestrestamps
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Re: sono collettorie?
E' la collettoria di AGUGLIARO (Vicenza), della quale sono conosciuti i timbri lineare ed ottagonale come quello in questo caso.
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Millesimi o dimensioni diversi, non catalogate?
a tutti e speriamo che la neve si dia una calmata. Ho notato che alcuni annulli di collettorie venete in mio possesso presentano il millesimo diverso: quadrato di AFFI (VERONA) - ottagonale di CALTO - ottagonale di MOZZECANE - oppure sono completamente diverse per dimensione come il quadrato di CASTELCUCCO (TREVISO).
Ho notato pure l'ottagonale di SALETTO (VIGODARZERE) senza millesimo (?), ed inoltre il corsivo di TRISSINO con accanto il datario circolare dello stesso colore.
Queste differenze non mi sembra siano citate dall'ormai vecchio ma sempre valido Gaggero-Mondolfo.
C'è qualche amico del forum che possiede di questi pezzi e mi sappia dire qualche cosa in merito (qual'è, se c'è, quello meno comune, l'eventuale valore, ecc., magari postando a sua volta i pezzi) ?
Ringrazio chi mi vorrà rispondere, ciao a tutti
Ho notato pure l'ottagonale di SALETTO (VIGODARZERE) senza millesimo (?), ed inoltre il corsivo di TRISSINO con accanto il datario circolare dello stesso colore.
Queste differenze non mi sembra siano citate dall'ormai vecchio ma sempre valido Gaggero-Mondolfo.
C'è qualche amico del forum che possiede di questi pezzi e mi sappia dire qualche cosa in merito (qual'è, se c'è, quello meno comune, l'eventuale valore, ecc., magari postando a sua volta i pezzi) ?
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Re: Millesimi o dimensioni diversi, non catalogate?
non sono un esperto del Veneto ma, da quanto leggo e vedo nel tuo post, credo di poter dire che quelle a cui tu ti riferisci sono le normali differenze fra varie impronte dello stsso bollo, dovute al tempo che passa (aggiornamento del datario mobile di ogni bollo), all'usura del bollo stesso, alla sbadataggine dell'impiegato, ecc. ecc., cioè tutte cose che teoricamente non incidono sul valore di un'impronta e che conseguentemente non sono (e come potrebbero?) esser riportate in nessun catalogo, specialmente di ampio respiro come quello da te citato... a livello locale, invece, la specifica conoscenza di un limitato territorio può portarti a conoscere le "tendenze" d'uso di ogni singolo bollo ma, nella migliore delle ipotesi, ciò può portare ad individuare delle "curiosità" non certo delle "rarità"... spero di essermi spiegato...
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Re: Millesimi o dimensioni diversi, non catalogate?
concordo con quanto ha detto paolo con una annutazione: il bollo della prima lettera è austriaco, probabilmente la lettera è datata dal secondo semestre 1866 in poi.
Gionino
Gionino
- allvenetoall
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- Iscritto il: 6 agosto 2010, 21:01
Re: Millesimi o dimensioni diversi, non catalogate?
più che rarità, infatti, dei sottotipi, che per le ragioni spiegate da Paolo sulle quali concordo, riguardando il datario diventerebbero oggetto di uno studio molto complesso che vale la pena per una singola località ma in generale non inficiano il grado di reperibilità o meglio il punteggio più di tanto. E' vero che si riscontrano differenze, ma credo che non ci furono forniture diverse nel corso del tempo a parte la sostituzione e/o manutenzione dei datari, come ci fu poi per i tondoriquadrati che in seguito per molte località ebbero forniture diverse (e foggie diverse quindi). Poi magari mi sbaglierò, ma collezionando anch'io le collettorie del Veneto, non ho finora riscontrato differenze così notevoli da farmi pensare a timbri diversi, a parte quelli che già il Gaggero menziona.
Francesco
Francesco
Re: Millesimi o dimensioni diversi, non catalogate?
Ringrazio Paolo, Gionino e Francesco per le risposte esaurienti. Ma quello che è stato detto vale anche per il quadrato di CASTELCUCCO ? A me sembrano due timbri fra loro del tutto diversi, in particolare per quanto riguarda le diciture. In questo caso non dovrebbe esserci stata una nuova fornitura del timbro ?
Revised by Lucky Boldrini - January 2013
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annullo quadrato 1900
Qualcuno ha informazioni su questi annulli particolari?
Io l'unica informazione che ho trovato è che nacquero nel 1887 per le 'collettorie di 2a classe'.
Fino a quando rimasero in uso?
Sono di facile reperibilità? Non mi sembra di vederne molti in giro.
Io l'unica informazione che ho trovato è che nacquero nel 1887 per le 'collettorie di 2a classe'.
Fino a quando rimasero in uso?
Sono di facile reperibilità? Non mi sembra di vederne molti in giro.
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Andy66
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- Guido Morolli
- Messaggi: 485
- Iscritto il: 8 settembre 2007, 14:50
- Località: prov. Vercelli
Re: annullo quadrato 1900
L'annullo quadrato che hai mostrato è un annullo di collettoria.
Annulli quadrati di questo tipo li puoi ritrovare in tutte le regioni italiane.
La valutazione di questi annulli li puoi ritrovare sui cataloghi che valutano le collettorie.
Io ad esempio ho il "Gaggero Mondolfo"...l'annullo che hai mostrato vale 5 punti.
Ciao
Guido Morolli
Annulli quadrati di questo tipo li puoi ritrovare in tutte le regioni italiane.
La valutazione di questi annulli li puoi ritrovare sui cataloghi che valutano le collettorie.
Io ad esempio ho il "Gaggero Mondolfo"...l'annullo che hai mostrato vale 5 punti.
Ciao
Guido Morolli
Re: annullo quadrato 1900
I bolli quadrati tipo quello che hai mostrato di ARZERGRANDE erano bolli forniti dall'Amministrazione postale alle Collettorie di 2a classe abilitate al servizio delle Raccomandate
Nello specifico, la C2 in questione fu elevata al servizio accessorio a partire dal 1 agosto 1889 e di conseguenza fornita del timbro adeguato al nuovo "status"; opera del valente incisore tristino L. Josz.
Già servizio rurale dal 1°trimestre 1875. Elevata a C2 dal maggio 1889. Dotata del lineare corsivo.
Nella mia raccolta l' ultima datazione è del FEB 01.
Non mi è nota la data di apertura dell'Ufficio postale per cui si rese necessaria la sostituzione del timbro. Comunque, il primo bollo successivo è il Tondoriquadrato, noto dall' ottobre 1906.
Il bollo, dato il periodo d'uso prolungato, è relativamente comune.
Molto meno lo è il corsivo che lo precede.
Riguardo i cataloghi cui chiedevi posso indicarti il Gaggero-Mondoldo, il Gaggero, il Cazzola.
Se sei veramente interessato ad approfondire l'argomento collettorie, oltre la venale ed opinabile valutazione dello specifico documento, ti consiglierei il pregevole lavoro di F.Filanci "La bolzetta vien dalla campagna" pubblicata in "Storie di Posta" ma che credo sia disponibile anche sul Web.
Nello specifico, la C2 in questione fu elevata al servizio accessorio a partire dal 1 agosto 1889 e di conseguenza fornita del timbro adeguato al nuovo "status"; opera del valente incisore tristino L. Josz.
Già servizio rurale dal 1°trimestre 1875. Elevata a C2 dal maggio 1889. Dotata del lineare corsivo.
Nella mia raccolta l' ultima datazione è del FEB 01.
Non mi è nota la data di apertura dell'Ufficio postale per cui si rese necessaria la sostituzione del timbro. Comunque, il primo bollo successivo è il Tondoriquadrato, noto dall' ottobre 1906.
Il bollo, dato il periodo d'uso prolungato, è relativamente comune.
Molto meno lo è il corsivo che lo precede.
Riguardo i cataloghi cui chiedevi posso indicarti il Gaggero-Mondoldo, il Gaggero, il Cazzola.
Se sei veramente interessato ad approfondire l'argomento collettorie, oltre la venale ed opinabile valutazione dello specifico documento, ti consiglierei il pregevole lavoro di F.Filanci "La bolzetta vien dalla campagna" pubblicata in "Storie di Posta" ma che credo sia disponibile anche sul Web.
Ultima modifica di cesare il 7 luglio 2012, 18:17, modificato 1 volta in totale.
maurizio
Re: annullo quadrato 1900
La storia della lettera è comunque simpatica, visto che si tratta di rispedizione: parte da Arzergrande (Padova) il 10 Maggio 1900, diretta a Cona, in provincia di Venezia, ed è affrancata per 1 cmo (tariffa tra sindaci per affari di anagrafe, fino a 40 gr.), che viene annullato con il quadrato di collettoria; in basso a sinistra l'ovale del Sindaco di Arzegrande.
A Cona il 13 Maggio viene apposto il bollo circolare ed anche in questo caso l'ovale del Sindaco, e la lettera è rispedita ad Arzergrande, indicando che era in provincia di Padova.
Qui viene riaffrancata nuovamente con un francobollo da 1 cmo, annullato con il quadrato di collettoria in data che sembra 15 o 16 Maggio, per essere inviata a Lonigo; presumo che al verso vi sia il bollo di arrivo.
Difficile spiegarne i motivi senza leggere il testo.
E' quel qualcosa in più che comunque si aggiunge all'interesse specifico dell'annullo. O no?
Ciao
Enrico Flaminio
_____________
Colleziono usi postali e fiscali dell'emissione De la Rue
A Cona il 13 Maggio viene apposto il bollo circolare ed anche in questo caso l'ovale del Sindaco, e la lettera è rispedita ad Arzergrande, indicando che era in provincia di Padova.
Qui viene riaffrancata nuovamente con un francobollo da 1 cmo, annullato con il quadrato di collettoria in data che sembra 15 o 16 Maggio, per essere inviata a Lonigo; presumo che al verso vi sia il bollo di arrivo.
Difficile spiegarne i motivi senza leggere il testo.
E' quel qualcosa in più che comunque si aggiunge all'interesse specifico dell'annullo. O no?
Ciao
Enrico Flaminio
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Re: annullo quadrato 1900
enrico54 ha scritto:La storia della lettera è comunque simpatica, visto che si tratta di rispedizione: parte da Arzergrande (Padova) il 10 Maggio 1900, diretta a Cona, in provincia di Venezia, ed è affrancata per 1 cmo (tariffa tra sindaci per affari di anagrafe, fino a 40 gr.), che viene annullato con il quadrato di collettoria; in basso a sinistra l'ovale del Sindaco di Arzegrande.
A Cona il 13 Maggio viene apposto il bollo circolare ed anche in questo caso l'ovale del Sindaco, e la lettera è rispedita ad Arzergrande, indicando che era in provincia di Padova.
Qui viene riaffrancata nuovamente con un francobollo da 1 cmo, annullato con il quadrato di collettoria in data che sembra 15 o 16 Maggio, per essere inviata a Lonigo; presumo che al verso vi sia il bollo di arrivo.
Difficile spiegarne i motivi senza leggere il testo.
E' quel qualcosa in più che comunque si aggiunge all'interesse specifico dell'annullo. O no?
Ciao
Enrico Flaminio
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Trattasi di uno stato famiglia che inizialmente viene trasmesso al Comune di Cona, il quale risponde dicendo che il soggetto non risiedeva in quel comune bensì a Lonigo, per cui il Comune di Arzergrande rispedisce a Lonigo il 15 Maggio 1900. Manca però il timbro di arrivo a Lonigo.
Quello che non capisco è perchè il Comune di Cona non ha dovuto affrancare la lettera, in quanto l'ha effettivamente ricevuta l'11 Maggio e rispedita il 13
Revised by Lucky Boldrini - August 2013
Andy66
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Re: Le collettorie del Veneto
Ciao a tutti,Pontecchio (RO) ,che non mi pare di aver visto.
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Re: Le collettorie del Veneto
Ciao a tutti
Dopo la risposta a Fabio76 del 23 u.s., contribuisco con qualche altra collettoria veneta.
Ottagonale viola Altavilla Vicentina
Dopo la risposta a Fabio76 del 23 u.s., contribuisco con qualche altra collettoria veneta.
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