Qualcuno ha mai visto questa particolarità?
- Antonello Cerruti
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Qualcuno ha mai visto questa particolarità?
Grazie per qualunque risposta.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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Re: Qualcuno ha mai visto questa particolarità?
Se le macchie sul margine destro sono dello stesso inchiostro della soprastampa, direi che si tratta di una tavola non ben pulita.
Giorgio
Giorgio
Re: Qualcuno ha mai visto questa particolarità?
Ciao Antonello, si tratta di un difetto di stampa comunemente definito “doppia stampa parziale”, anche noto con il termine tedesco “schmitzdruck”.Antonello Cerruti ha scritto: ↑10 maggio 2024, 10:41 Grazie per qualunque risposta.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
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Si rintraccia questa anomalia anche sull'Impronta
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Michele
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dedicato con affetto al grande mondo di variabilità costituito dagli ordinari - Michele
- Antonello Cerruti
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Re: Qualcuno ha mai visto questa particolarità?
So di cosa si tratta.
Chiedevo se qualcuno lo avesse mai visto su francobolli della Crociera Italiana.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Chiedevo se qualcuno lo avesse mai visto su francobolli della Crociera Italiana.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Re: Qualcuno ha mai visto questa particolarità?
Piccole macchie di inchiostro, slittamenti e sdoppiamenti della soprastampa sono relativamente comuni su alcuni valori della Crociera Italiana. Si trovano facilmente sul 10 cent. anche a causa del tipo di carta e di inchiostro rosso-rosa poco uniformi e "refrattari" ad accettare quello nero della soprastampa.
Quello sul bordo è probabilmente una piccola traccia di spazio tipografico della soprastampa (a me noto sul 60 cent.). Vista l'entità, comunque, escluderei che possa essere messo a catalogo da chi di dovere.
Stefano
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S T A F F
Colleziono nuovi ** del Regno d'Italia, Trieste A e B con varietà, Occupazione Jugoslava di Trieste, Istria e Litorale Sloveno e IV di Sardegna
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- Antonello Cerruti
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Re: Qualcuno ha mai visto questa particolarità?
Caro Stefano, "chi di dovere" preferirebbe tagliarsi una mano piuttosto di modificare l'impostazione di una pagina.
Queste fatiche sarebbero affrontabili solo per pezzi di sicuro interesse ... proprio.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Queste fatiche sarebbero affrontabili solo per pezzi di sicuro interesse ... proprio.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Re: Qualcuno ha mai visto questa particolarità?
Antonello
Il mantra che mi è sempre stato ripetuto quando sottopongo al vaglio di chi di dovere delle nuove scoperte è che una varietà per poter essere inserita a catalogo deve essere evidente e facilmente riconoscibile oltre che individuabile.
Ad esempio porto questa impronta di spazio tipografico prima della R su un Brescia II tipo 50 cent. propaganda di guerra che, non essendo abbastanza completo - anche se visibile e facilmente riconoscibile - non può essere inserito a catalogo:
Il mantra che mi è sempre stato ripetuto quando sottopongo al vaglio di chi di dovere delle nuove scoperte è che una varietà per poter essere inserita a catalogo deve essere evidente e facilmente riconoscibile oltre che individuabile.
Ad esempio porto questa impronta di spazio tipografico prima della R su un Brescia II tipo 50 cent. propaganda di guerra che, non essendo abbastanza completo - anche se visibile e facilmente riconoscibile - non può essere inserito a catalogo:
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Stefano
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SOSTENITORE
- Antonello Cerruti
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Re: Qualcuno ha mai visto questa particolarità?
Caro Stefano, tu ed io (e gran parte dei filatelisti italiani) sappiamo come stanno realmente le cose.
Un esempio per tutti che si riferisce al catalogo del 2021.
Nella R.S.I., sono elencati sub 470/II ecc. le varietà di soprastampa con la "R" accostata alla "N". Sotto è correttamente indicato che: "Il punto dopo la "R" si trova nella stessa posizione degli esemplari normali; l'aspetto è quindi di "." spaziato dalla "R".
Tutto esatto, riflette la realtà conosciuta da sempre che rappresenta una delle particolarità per distinguere gli originali dai falsi quella varietà di composizione.
Solo che poche righe dopo viene catalogato il 484/IIa in cui il punto ha ... "inseguito" la "R", accostandosi ad essa.
Lo stesso catalogo dice che "E' noto un solo esemplare" e lo quotava - allora - ben 50.000,00 euro.
Se vale la pena, dunque, si inseriscono varietà "singolari", anche modificando ed auto-smentendo la realtà di quanto scritto solo una decina di righe prima.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Un esempio per tutti che si riferisce al catalogo del 2021.
Nella R.S.I., sono elencati sub 470/II ecc. le varietà di soprastampa con la "R" accostata alla "N". Sotto è correttamente indicato che: "Il punto dopo la "R" si trova nella stessa posizione degli esemplari normali; l'aspetto è quindi di "." spaziato dalla "R".
Tutto esatto, riflette la realtà conosciuta da sempre che rappresenta una delle particolarità per distinguere gli originali dai falsi quella varietà di composizione.
Solo che poche righe dopo viene catalogato il 484/IIa in cui il punto ha ... "inseguito" la "R", accostandosi ad essa.
Lo stesso catalogo dice che "E' noto un solo esemplare" e lo quotava - allora - ben 50.000,00 euro.
Se vale la pena, dunque, si inseriscono varietà "singolari", anche modificando ed auto-smentendo la realtà di quanto scritto solo una decina di righe prima.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti