Anatomia del Francobollo Autoadesivo

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EnzoFil
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Anatomia del Francobollo Autoadesivo

Messaggio da EnzoFil »

Da quando esiste la Filatelia il francobollo in collezione è stato sempre considerato in 3 condizioni collezionistiche: Nuovo (con gomma o senza), Nuovo linguellato ed Usato.
In particolare la condizione "Linguellato" descriveva un francobollo "nuovo" la cui gomma, sul retro, era danneggiata da tracce più o meno intense di linguella o di qualunue altro supporto adesivo atto ad inserirlo in raccoglitori non a listelle.
Ciò, ovviamente, ne deprezza il valore rappresentando, la condizione della gomma posteriore, una delle caratteristiche (insieme a centratura, stato dentellatura, conservazione generale, freschezza, assenza di macchie o di rugine, ecc.) che regolano il "valore" del francobollo stesso.
Ma è la stessa cosa per gli autoadesivi?
Il francobollo autoadesivo è formato dalla vignetta con relativa dentellatura e dall'adesivo presente sul suo retro. Il supporto di "carta oleata" (la chiamo così) su cui il francobollo è appoggiato è da considerarsi soltanto un presidio atto ad impedire che l'oggetto si incolli con quanto gli sia vicino o è parte effettiva (non nel senso di "essenziale" perché lo è) del francobollo?
Se io, che mi autocostruisco gli Album a taschine su fogli a 22 anelli e Leuchturm, non volessi usare le taschine per gli Autoadesivi che pretendono misure non indifferenti, ma usassi linguelle o altri sistemi adesivi, commetterei un'eresia?
Tracce di linguella o anche di un piccolissimo frammento di quei quadratini adesivi utilizzati per le fotografie (per esempio) sulla "carta oleata" a Vostro parere ne deprezzerebbe il valore collezionistico (tipo linguella sulla gomma) oppure, psicologicamente, farebbero somigliare sempre di più questi "francobolli" a quello che, a mio parere, essi appaiono sempre più somigliare, a delle "Figurine"!
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Matraire1855
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Re: Anatomia del Francobollo Autoadesivo

Messaggio da Matraire1855 »

A parte il discorso della conservazione del francobollo autoadesivo, questo tipo di carta valore ha però un aspetto che non mi sembra sia stato considerato da nessuno.
Il fatto che il francobollo usato, staccandolo dalla parte della dentellatura, si presenta mutilato rispetto a quello nuovo per una grossa parte dela cornicie stampata che oltrepassa la dentellatura (fustellatura). In effetti si potrebbe parlare di quasi due francobolli diversi; cercare di applicare sulla busta il francobollo con anche la sua cornicie risulta molto difficoltoso. Non vorrei che un domani sui cataloghi la colonna dei prezzi degli usati si presenti sdoppiata: una colonna per il francobollo usato con dentellatura e un'altra colonna per il francobollo usato con tutta la sua cornicetta.
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Andrea61
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Re: Anatomia del Francobollo Autoadesivo

Messaggio da Andrea61 »

Matraire1855 ha scritto: 18 novembre 2023, 13:57 Non vorrei che un domani sui cataloghi la colonna dei prezzi degli usati si presenti sdoppiata: una colonna per il francobollo usato con dentellatura e un'altra colonna per il francobollo usato con tutta la sua cornicetta.
Visto quanto varranno "un domani" questi francobolli non starei tanto a preoccuparmi.
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cirneco giuseppe
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Re: Anatomia del Francobollo Autoadesivo

Messaggio da cirneco giuseppe »

EnzoFil ha scritto: 18 novembre 2023, 13:00 Da quando esiste la Filatelia il francobollo in collezione è stato sempre considerato in 3 condizioni collezionistiche: Nuovo (con gomma o senza), Nuovo linguellato ed Usato.
[...]
Enzo,
io direi che un francobollo può essere considerato in due categorie:
1] Nuovo
2] Usato

A sua volta la categoria "nuovo" ha tre sottocategorie:
1a] Nuovo con gomma originale integra
1b] Nuovo con gomma originale e linguellato o macchiato o parziale
1c] Nuovo senza gomma

A sua volta la categoria "usato" ha tre sottocategorie:
2a] annullo originale
2b] annullo di favore
2c] annullo falso

Naturalmente secondo il mio punto di vista.
..... pino .....Immagine
su ebay http://shop.ebay.it/merchant/gcirnec?_rdc=1

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NEMICO, DICHIARATO E CONVINTO, DEL GRONCHI LILLA

E' saggio sognare ma da stolti illudersi.

cerco e colleziono saggi e prove dagli ASI ad oggi solo Italia
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EnzoFil
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Re: Anatomia del Francobollo Autoadesivo

Messaggio da EnzoFil »

Matraire1855 ha scritto: 18 novembre 2023, 13:57 A parte il discorso della conservazione del francobollo autoadesivo, questo tipo di carta valore ha però un aspetto che non mi sembra sia stato considerato da nessuno.
Il fatto che il francobollo usato, staccandolo dalla parte della dentellatura, si presenta mutilato rispetto a quello nuovo per una grossa parte dela cornicie stampata che oltrepassa la dentellatura (fustellatura). In effetti si potrebbe parlare di quasi due francobolli diversi; cercare di applicare sulla busta il francobollo con anche la sua cornicie risulta molto difficoltoso. Non vorrei che un domani sui cataloghi la colonna dei prezzi degli usati si presenti sdoppiata: una colonna per il francobollo usato con dentellatura e un'altra colonna per il francobollo usato con tutta la sua cornicetta.
E' appunto questo il probblema. Supporto e cornicetta devono essere intesi come parte del francobollo autoadesivo oppure sono esclusivamente o semplicemente un presidio tecnico affinche essi possano essere stampati in fogli evitando, inoltre, che si incollino a vicenda.
Scrivere, siglare, segnare, attaccare una linquella o qualcosa altro al supporto posteriore è lesa maestà (integrità) del Francobollo o può essere tollerato?
Un "vecchio" francobollo (li ricordate, quelli con la gomma arabica dietro :-) ) acquisiva preggio se angolo o bordo di foglio perché la permanenza di tale struttura preservava la dentellatura da usura e accidenti.
Se, però, consideriamo la sigla di un Perito sul retro di un francobollo, questa rappresenta garanzia per il collezionista ed il francobollo acquista per questo, se non preggio, maggiori possibilità di vendita e di scambio.
Ma non è anch'essa una sfregio all'integrità del bollo? Se al posto della sigla osservassimo al retro di un francobollo nuovo un segno accidentale di matita o altro, lo pagheremo al valore di catalogo?
Come si vede è tutto una questione di convenzioni e regole di Mercato. Io non sono un Commerciante, non venderò mai i miei francobolli anzi li acquisto (e molti) perché li reputo un documento di Storia, Costume e Società di una Nazione. E' ciò che provo sfogliando i miei Album soffermandomi su questo o qul francobollo ricordando l'epoca, i momenti, i ricordi e le sensazioni che mi risvegliano. Non mi eccito davanti al valore monetario a loro assegnato.
Spero che questa mia Passione e questo mio modo di vedere questo Hobby, sia proseguito un giorno da una delle mie figlie, quella che vorrà far sua la passione del padre
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TazDevil
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Re: Anatomia del Francobollo Autoadesivo

Messaggio da TazDevil »

EnzoFil ha scritto: 18 novembre 2023, 18:45 Come si vede è tutto una questione di convenzioni e regole di Mercato. Io non sono un Commerciante, non venderò mai i miei francobolli anzi li acquisto (e molti) perché li reputo un documento di Storia, Costume e Società di una Nazione. E' ciò che provo sfogliando i miei Album soffermandomi su questo o quel francobollo ricordando l'epoca, i momenti, i ricordi e le sensazioni che mi risvegliano. Non mi eccito davanti al valore monetario a loro assegnato.
Spero che questa mia Passione e questo mio modo di vedere questo Hobby, sia proseguito un giorno da una delle mie figlie, quella che vorrà far sua la passione del padre
Agli albori della filatelia si preferiva collezionare francobolli usati e taluni consigliavano addirittura di lavare i francobolli nuovi per asportarne la gomma. Per molto tempo poi, le linguelle furono considerate il migliore sistema di conservazione, unica alternativa alla pratica di incollare i francobolli direttamente sull'album. Bisogna però considerare il fatto che ai giorni nostri la tendenza universale, valida per qualsiasi tipo di collezionismo, porta ad apprezzare maggiormente gli oggetti che conservano tutte le caratteristiche originali. Tale tendenza diviene una condizione inderogabile per gli esemplari prodotti in epoca più moderna, come accade per i giocattoli vintage che acquistano un grande plusvalore se ancora sigillati nelle confezioni originali, o per le monete, che sono maggiormente ricercate se custodite nei blister della zecca emittente. Tralasciando questi casi estremi e tornando ai francobolli adesivi, a mio avviso il supporto protettivo costituisce parte integrante dell'oggetto allo stato di nuovo, dove per nuovo non si intende semplicemente "non timbrato" ma conforme allo stato in cui venne emesso. Quindi se io collezionassi quei francobolli, li custodirei nel loro stato originale, in maniera tale da preservare anche le stampe esterne alla fustellatura dentellata. Naturalmente poi, ognuno segue il proprio gusto, soprattutto se non si hanno pretese di tramandare ai posteri un ipotetico benché minimo "plusvalore".
Mi chiamo Fabrizio e colleziono: Antichi Stati, Regno e Repubblica fino al 2000.
Sono appassionato di semiotica dei francobolli ed altre tematiche legate alla storia della comunicazione filatelica.

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rodedo
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Re: Anatomia del Francobollo Autoadesivo

Messaggio da rodedo »

TazDevil ha scritto: 20 novembre 2023, 13:28 Agli albori della filatelia si preferiva collezionare francobolli usati e taluni consigliavano addirittura di lavare i francobolli nuovi per asportarne la gomma. Per molto tempo poi, le linguelle furono considerate il migliore sistema di conservazione, unica alternativa alla pratica di incollare i francobolli direttamente sull'album. Bisogna però considerare il fatto che ai giorni nostri la tendenza universale, valida per qualsiasi tipo di collezionismo, porta ad apprezzare maggiormente gli oggetti che conservano tutte le caratteristiche originali. Tale tendenza diviene una condizione inderogabile per gli esemplari prodotti in epoca più moderna, come accade per i giocattoli vintage che acquistano un grande plusvalore se ancora sigillati nelle confezioni originali, o per le monete, che sono maggiormente ricercate se custodite nei blister della zecca emittente. Tralasciando questi casi estremi e tornando ai francobolli adesivi, a mio avviso il supporto protettivo costituisce parte integrante dell'oggetto allo stato di nuovo, dove per nuovo non si intende semplicemente "non timbrato" ma conforme allo stato in cui venne emesso. Quindi se io collezionassi quei francobolli, li custodirei nel loro stato originale, in maniera tale da preservare anche le stampe esterne alla fustellatura dentellata. Naturalmente poi, ognuno segue il proprio gusto, soprattutto se non si hanno pretese di tramandare ai posteri un ipotetico benché minimo "plusvalore".
Premesso che colleziono usato e comunque non vado oltre il 2010, concordo che il nuovo andrebbe collezionato con tutto il supporto.
Su come conservarlo penso che sia preferibile una taschina; ma poiché l'unica cosa che potrebbe perdersi è una percentuale del valore, comunque non superiore al facciale, usare linguelle o nastro biadesivo non farebbe alcuna differenza.
Per l'usato, invece, propendo il francobollo senza supporto.
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Re: Anatomia del Francobollo Autoadesivo

Messaggio da biagio montesano »

Per me il nuovo va conservato con il suo supporto che è parte integrante, cioè come è stato emesso, in taschina, senza linguella; usato va conservato senza il suo supporto, visto che per espletare il servizio per il quale è stato emesso deve essere rimosso dal supporto ed applicato sull'invio.
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Re: Anatomia del Francobollo Autoadesivo

Messaggio da cialo »

biagio montesano ha scritto: 21 novembre 2023, 0:39 Per me il nuovo va conservato con il suo supporto che è parte integrante, cioè come è stato emesso, in taschina, senza linguella; usato va conservato senza il suo supporto, visto che per espletare il servizio per il quale è stato emesso deve essere rimosso dal supporto ed applicato sull'invio.
L’usato a me piace di più su frammento. Mettermi a usare solventi e borotalco proprio non ne ho voglia.
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Re: Anatomia del Francobollo Autoadesivo

Messaggio da rodedo »

cialo ha scritto: 21 novembre 2023, 7:42
biagio montesano ha scritto: 21 novembre 2023, 0:39 Per me il nuovo va conservato con il suo supporto che è parte integrante, cioè come è stato emesso, in taschina, senza linguella; usato va conservato senza il suo supporto, visto che per espletare il servizio per il quale è stato emesso deve essere rimosso dal supporto ed applicato sull'invio.
L’usato a me piace di più su frammento. Mettermi a usare solventi e borotalco proprio non ne ho voglia.
Frammento per me va bene uguale, ma senza il supporto con cui viene venduto... cioè rimosso ed appiccicato sull'invio che deve rendere franco.
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Re: Anatomia del Francobollo Autoadesivo

Messaggio da biagio montesano »

rodedo ha scritto: 21 novembre 2023, 10:22
cialo ha scritto: 21 novembre 2023, 7:42
biagio montesano ha scritto: 21 novembre 2023, 0:39 Per me il nuovo va conservato con il suo supporto che è parte integrante, cioè come è stato emesso, in taschina, senza linguella; usato va conservato senza il suo supporto, visto che per espletare il servizio per il quale è stato emesso deve essere rimosso dal supporto ed applicato sull'invio.
L’usato a me piace di più su frammento. Mettermi a usare solventi e borotalco proprio non ne ho voglia.
Frammento per me va bene uguale, ma senza il supporto con cui viene venduto... cioè rimosso ed appiccicato sull'invio che deve rendere franco.
Anche per me va bene, conservo gli usati su frammento.
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In secondo luogo Vaticano, San Marino, Svizzera e varie tematiche.
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Re: Anatomia del Francobollo Autoadesivo

Messaggio da david »

cirneco giuseppe ha scritto: 18 novembre 2023, 18:17
EnzoFil ha scritto: 18 novembre 2023, 13:00 Da quando esiste la Filatelia il francobollo in collezione è stato sempre considerato in 3 condizioni collezionistiche: Nuovo (con gomma o senza), Nuovo linguellato ed Usato.
[...]
Enzo,
io direi che un francobollo può essere considerato in due categorie:
1] Nuovo
2] Usato

A sua volta la categoria "nuovo" ha tre sottocategorie:
1a] Nuovo con gomma originale integra
1b] Nuovo con gomma originale e linguellato o macchiato o parziale
1c] Nuovo senza gomma

A sua volta la categoria "usato" ha tre sottocategorie:
2a] annullo originale
2b] annullo di favore
2c] annullo falso

Naturalmente secondo il mio punto di vista.
Una curiosità: è possibile distinguere un nuovo senza gomma da un usato sfuggito all'annullo?
Ciao: Saluti #iomivaccino
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Re: Anatomia del Francobollo Autoadesivo

Messaggio da rodedo »

david ha scritto: 24 novembre 2023, 11:10
cirneco giuseppe ha scritto: 18 novembre 2023, 18:17
EnzoFil ha scritto: 18 novembre 2023, 13:00 Da quando esiste la Filatelia il francobollo in collezione è stato sempre considerato in 3 condizioni collezionistiche: Nuovo (con gomma o senza), Nuovo linguellato ed Usato.
[...]
Enzo,
io direi che un francobollo può essere considerato in due categorie:
1] Nuovo
2] Usato

A sua volta la categoria "nuovo" ha tre sottocategorie:
1a] Nuovo con gomma originale integra
1b] Nuovo con gomma originale e linguellato o macchiato o parziale
1c] Nuovo senza gomma

A sua volta la categoria "usato" ha tre sottocategorie:
2a] annullo originale
2b] annullo di favore
2c] annullo falso

Naturalmente secondo il mio punto di vista.
Una curiosità: è possibile distinguere un nuovo senza gomma da un usato sfuggito all'annullo?
No
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Rosario
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