A mio avviso, ogni manipolazione con l'intento di riportare un francobollo ad una presunta nuova freschezza è da considerarsi deturpante.
I rigommatori fraudolenti di fb linguellati compiono un doppio crimine: quello di ingannare i contemporanei e quello di privare i posteri del piacere di ammirare i segni lasciati dal tempo sulla gomma antica.
Per quanto mi riguarda, un francobollo rigommato vale meno del medesimo esemplare usato, così come un francobollo riparato vale meno del medesimo esemplare con denti o margini corti.
Rev LB Feb 2021
Il restauro in filatelia e storia postale
Re: Restauro, perchè no?
Mi chiamo Fabrizio e colleziono: Antichi Stati, Regno e Repubblica fino al 2000.
Sono appassionato di semiotica dei francobolli ed altre tematiche legate alla storia della comunicazione filatelica.
TAZ
Sono appassionato di semiotica dei francobolli ed altre tematiche legate alla storia della comunicazione filatelica.
TAZ
Restauratori professionisti
Da appassionato di antiquariato so bene che un ottimo restauro di un pezzo antico, laddove non ne stravolga la natura, lo valorizzerà maggiormente, e normalmente lo si dichiara.
Ormai sono abituato al fatto che anche in filatelia si procede al ritocco o al restauro, magari anche fatto bene, ma non lo si dichiara mai.
L'occasione mi viene da una lettera con una bella affrancatura vista su ebay, che in origine presentava un francobollo con un angolino mancante (insieme ad altri perfetti), e che ora, visibile da una foto a ottima risoluzione, è perfetto, ma veramente perfetto. Peccato però che fosse comparso qualche anno fa in un'asta e che il difetto fosse stato dichiarato, e la foto lo evidenziasse, anche se con risoluzione decisamente inferiore.
Un altro esempio: nella mia vecchia collezione avevo una lettera con un'affrancatura all'epoca non ancora registrata sul Serra-Zanaria; un francobollo era però difettoso in modo evidente (conservo ancora la fotocopia di tutta la collezione, sto parlando di quasi 40 anni fa). Ora è corredata di certificato che naturalmente dichiara i francobolli tutti perfetti, perchè il difetto è completamente sparito, anche in questo caso con un restauro apparentemente perfetto. Lettera ora presente in una collezione molto bella.
Ho anch'io una lettera molto rara nella quale è stato operato un restauro, tant'è vero che il certificato originario che l'accompagnava era stato rifatto alla luce di evidenze strumentali più dettagliate da parte di terzi, ma lo sapevo quando l'ho comprato e lo so tuttora, e in ogni caso è scritto in modo chiaro negli attuali due certificati fatti tempo fa e allegati alla lettera.
Il restauro quindi di per sé non mi sconvolge, l'importante è saperlo quando si compra, e quindi pagare il giusto prezzo; mi scoccia invece doverlo scoprire solo perchè mi ricordo di aver già visto il pezzo o perchè ho un archivio fotografico ben fornito!
Comunque qualcuno veramente bravo in questi lavoretti in giro c'è!
Enrico Flaminio
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Colleziono usi postali e fiscali dell'emissione De La Rue
Ormai sono abituato al fatto che anche in filatelia si procede al ritocco o al restauro, magari anche fatto bene, ma non lo si dichiara mai.
L'occasione mi viene da una lettera con una bella affrancatura vista su ebay, che in origine presentava un francobollo con un angolino mancante (insieme ad altri perfetti), e che ora, visibile da una foto a ottima risoluzione, è perfetto, ma veramente perfetto. Peccato però che fosse comparso qualche anno fa in un'asta e che il difetto fosse stato dichiarato, e la foto lo evidenziasse, anche se con risoluzione decisamente inferiore.
Un altro esempio: nella mia vecchia collezione avevo una lettera con un'affrancatura all'epoca non ancora registrata sul Serra-Zanaria; un francobollo era però difettoso in modo evidente (conservo ancora la fotocopia di tutta la collezione, sto parlando di quasi 40 anni fa). Ora è corredata di certificato che naturalmente dichiara i francobolli tutti perfetti, perchè il difetto è completamente sparito, anche in questo caso con un restauro apparentemente perfetto. Lettera ora presente in una collezione molto bella.
Ho anch'io una lettera molto rara nella quale è stato operato un restauro, tant'è vero che il certificato originario che l'accompagnava era stato rifatto alla luce di evidenze strumentali più dettagliate da parte di terzi, ma lo sapevo quando l'ho comprato e lo so tuttora, e in ogni caso è scritto in modo chiaro negli attuali due certificati fatti tempo fa e allegati alla lettera.
Il restauro quindi di per sé non mi sconvolge, l'importante è saperlo quando si compra, e quindi pagare il giusto prezzo; mi scoccia invece doverlo scoprire solo perchè mi ricordo di aver già visto il pezzo o perchè ho un archivio fotografico ben fornito!
Comunque qualcuno veramente bravo in questi lavoretti in giro c'è!
Enrico Flaminio
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Colleziono usi postali e fiscali dell'emissione De La Rue
Write your purpose in pen, your path in pencil.
Re: Restauratori professionisti
Il problema va diviso in due branche opposte: restauro conservativo che non altera l'oggetto e restauro "truffaldino" che modifica sostanzialmente l'oggetto per scopo di lucro.
Il primo può essere accettabile, il secondo no, anzi dovrebbe essere perseguito.
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Marino
Sostenitore dal 2010
Beato colui che pianta alberi alla cui ombra non potrà mai sedersi
Colleziono "Numeri 1" dal 1840 al 1860
Colleziono anche prime emissioni di ASI e Cavallini di Sardegna 1819-1820
Marino
Sostenitore dal 2010
Beato colui che pianta alberi alla cui ombra non potrà mai sedersi
Colleziono "Numeri 1" dal 1840 al 1860
Colleziono anche prime emissioni di ASI e Cavallini di Sardegna 1819-1820
- Antonello Cerruti
- Messaggi: 6595
- Iscritto il: 16 luglio 2007, 12:45
Re: Restauratori professionisti
Il restauro truffaldino, di per sé, è difficilmente configurabile come reato.
Diversa sarebbe la fattispecie di una vendita di un tale bene che potrebbe essere perseguibile come truffa ma solo laddove fosse dimostrabile non solo il trucco ma la conoscenza/consapevolezza (=dolo) di esso da parte del venditore.
Il caso più facile sarebbe l'acquisizione della prova che il venditore aveva comprato (magari ad un asta e quindi fotografato) il pezzo difettoso e poi lo ha rivenduto "restaurato".
Sarebbe una bella causa ma, con i tempi della giustizia italiana, occorrerebbe anche che le parti in lite fossero... molto giovani.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Diversa sarebbe la fattispecie di una vendita di un tale bene che potrebbe essere perseguibile come truffa ma solo laddove fosse dimostrabile non solo il trucco ma la conoscenza/consapevolezza (=dolo) di esso da parte del venditore.
Il caso più facile sarebbe l'acquisizione della prova che il venditore aveva comprato (magari ad un asta e quindi fotografato) il pezzo difettoso e poi lo ha rivenduto "restaurato".
Sarebbe una bella causa ma, con i tempi della giustizia italiana, occorrerebbe anche che le parti in lite fossero... molto giovani.
Cordiali saluti.
Antonello Cerruti
Re: Restauratori professionisti
Il massimo poi lo si ha quando, a distanza di anni, lo stesso perito o studio peritale certifica per perfetto o con gomma integra quello che prima era stato certificato come difettoso o con traccia di linguella.
Rev LB May 2024
Stefano
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Una vecchia pubblicità filatelica
Sfogliando una vecchia rivista ho visto una pubblicità di un servizio che ora viene svolto solo nel sottobosco mentre all'epoca si poteva fare alla luce del sole
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Cerchi un volume di filatelia? Prova a cercarlo qui:
https://www.comprovendolibri.it/?uid=vignatidanilo
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- cirneco giuseppe
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Re: Una vecchia pubblicità filatelica
"Clinica del Francobollo" !!
Non male come richiamo.
Rev LB May 2024
Non male come richiamo.
Rev LB May 2024
..... pino .....
su ebay http://shop.ebay.it/merchant/gcirnec?_rdc=1
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NEMICO, DICHIARATO E CONVINTO, DEL GRONCHI LILLA
E' saggio sognare ma da stolti illudersi.
cerco e colleziono saggi e prove dagli ASI ad oggi solo Italia
http://www.antichistati.it
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